Dolicocefali
22,655
Mesaticefali
29,692
Brachicefali
47,653
100,000
Il tipo brachicefalo predomina in Piemonte e Liguria (77,47 per cento), nel Veneto (77,18
per cento), in Lombardia (70,09 per cento), nell'Umbria e nelle Marche (68,33 per cento) e nel-
l'Emilia (68 per cento); il mesaticefalo riscontrasi in tutte le regioni in proporzioni varie, e pre-
vale sugli altri due tipi in Toscana, nel Lazio, nella Campania, nel Beneventino, nell'Avellinese,
nel Salernitano, nel Molise, negli Abruzzi e nello Puglie; mentre il dolicocefalo predomina nel-
la Basilicata (81,23 per cento, in Sardegna (75 per cento,) in Sicilia (72,75 per cento) e nelle
Calabrie (64,71 per cento).
Dante era mesaticefalo (I = 78), Petrarca dolicocefalo (I = 74), Ugo Foscolo subbrachice-
falo (I = 81), Sant'Ambrogio pure subbrachicefalo (I = 80).
Oltre l'indice cefalico o della larghezza, va preso in considerazione anche l'indice dell'al-
tezza, il quale si ottiene nel modo indicato dalla seguente formola:
a × 100
I' = -----,
l
ossia moltiplicando l'altezza per 100 e dividendo il prodotto per la lunghezza. L'altezza è data
dalla distanza che corre fra il centro del contorno anteriore del grande foro occipitale (basio) e il
punto d'incrocio delle suture coronale e sagittale (bregma).
In tale guisa si possono distinguere dei cranii allungati e dei cranii larghi, dei cranii bassi
o dei Granii alti, e si possono precisare con cifre questi termini che per sè stessi sono generali
ed indeterminati.
Per prendere queste misure si ricorre al compasso dello spessore.
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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Piemonte Liguria Veneto Lombardia Umbria Marche Emilia Toscana Lazio Campania Beneventino Avellinese Salernitano Molise Abruzzi Puglie Basilicata Sardegna Sicilia Petrarca Ugo Foscolo Sant'Ambrogio Granii
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