assimmetrico nei cranii plagiocefali.
2. CAPACITA DEL CRANIO. - Noi intendiamo per capacità del cranio la quantità di ac-
qua distillata alla temperatura di 4 gradi, che è contenuta nella cavità cranica. Siccome l'acqua
può essere misurata o pesata, così quella capacità si esprime indifferentemente in centimetri cu-
bici, oppure in grammi. La capacità medesima si trova posando dapprima il cranio vuoto, e poi
il cranio riempito di acqua; la differenza fra le due cifre sarà la capacità che si cerca. Egli è ben
naturale che prima di fare questa operazione, è necessario di otturare con argilla od in altro mo-
do tutti i fori e le fessure che dal cranio mettono all'esterno. Invece di acqua si possono adope-
rare, allo stesso scopo, altre sostanze, come miglio, o pallina minuta, oppure arena ben asciutta.
In generale si preferisce la pallina ad ogni altra sostanza; comunque sia, l'orzo, il riso ed altri
simili grani non dovrebbero mai impiegarsi, perchè hanno una forma allungata ed irregolare, e
non vanno a riempire tutte lo depressioni, cavità e solchi alla faccia interna delle ossa craniche.
La quantità di arena o di pallina, ecc., che è necessaria per riempire la cavità del cranio, devo
poi essere tradotta nella corrispondente quantità di acqua alla temperatura succitata, ciò che si
può fare agevolmente servendosi di tubi di vetro a questo scopo graduati.
Sapendosi che il peso specifico del cervello è eguale a 1,040, si può dalla capacità crania-
na calcolare il peso del cervello stesso con una semplice moltiplicazione.
| |
Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
|
|
|