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      mentre il più piccolo trovato nell'uomo è quello di 13,49. La media di 100 cranii umani è di
      19,19. La media di 40 cranii femminili è di 18,48; quella di 60 crani maschili di 19,65. L'ordine
      con cui seguono gli indici delle scimie antropomorfe, della donna e dell'uomo si accorda colla
      gerarchia dell'intelligenza, e fornisce un buon criterio nello studio dei cranii umani e antropo-
      morfi.
      Oltre gli indici succitati, altri furono di recente introdotti nell'antropologia; ma sarà utile
      attendere che ulteriori ricerche ne dimostrino la pratica utilità.
      10. La pelvi presenta delle differenze notevolissime nei due sessi, così che, quando si ha
      questa parte dello scheletro, non può di solito rimanere alcun dubbio sul sesso dell'individuo cui
      le ossa sono appartenute. Ma oltre ciò la pelvi è diversa nelle varie razze, ed è assai probabile
      che la sua forma abbia un'influenza su quella del cranio. Nessuno si è servito dei caratteri de-
      sunti della pelvi come principio di classificazione, perchè sembra che entro una medesima razza
      avvengano delle variazioni estese; nondimeno i pochi studii fatti finora in proposito hanno di-
      mostrato, che alcune razze possiedono una forma pelvica predominante. Così i Negri, in genera-
      le, hanno un bacino piccolo ed allungato, mentre la larghezza è considerevolmente diminuita.
      Questa strettezza della pelvi è stata riscontrata in molte altre popolazioni, come negli Arabi e
      negli Eschimesi; invece negli Americani del sud e del centro, il bacino è bene espanso, così nei


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





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