quattro o cinque mesi riconosce i suoi genitori e le altre persone che lo circondano, ed in questa
stessa età sogna talvolta, ciò che prova che la sua memoria comincia a formarsi. È probabile che
il primo oggetto sognato sia il seno della nutrice, perchè vediamo il bambino, durante il sonno,
muovere le labbra in attitudine di succhiare. Il primo sorriso spunta sul suo volto in età assai te-
nera, talvolta già nel secondo o terzo mese, altro volte un po' più tardi. All'età di sette od otto
mesi esso incomincia a trastullarsi con oggetti estranei, ma non ha ancora il desiderio di posse-
derli. Appena nato il bambino grida, più tardi balbetta, e solo all'età di un anno circa pronuncia
dei suoni articolati. La vocale che prima e meglio fa sentire è l'a, l'ultima la i; delle consonanti
la prima è la m, la ultime sono la s e la r. Coll'acquisto della favella apresi al bambino ed al ra-
gazzo un nuovo mondo: imperocchè egli può far conoscere agli altri i suoi bisogni e desiderii,
chiedere e ricevere spiegazioni, per cui si sviluppano la memoria e la ragione.
L'epoca della pubertà incomincia in Europa pel sesso femminile fra gli anni 12 a 15, pel
sesso maschile fra gli anni 14 a 16. Nei paesi del mezzodì e dell'oriente può incominciare anche
prima; così nel Napoletano e nella Sicilia v'hanno delle ragazze che mestruano fra 9, 10 od 11
anni, e che non possono perciò dirsi ammalate, e nella Persia e nell'Arabia all'età di 10 anni. Le
donne dei Boschimani sono talvolta madri all'età di 10 anni.
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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