Segue il periodo della
giovinezza che va fino agli anni 20 e 23, durante il quale procede con energia lo sviluppo del-
l'apparato sessuale. Il corpo raggiunge la massima sua perfezione nell'età virile, che si estendo
fino agli anni 60, la forza intellettiva tocca in questo periodo il suo apice. Nella vecchiaia, ossia
dopo i 60 anni, l'energia vitale diminuisce; tutte le funzioni si compiono più lentamente, il gras-
so è riassorbito, i denti cadono, i capelli si rendono rari e bianchi, la colonna vertebrale s'accor-
cia e spesso si curva, il polso si fa lento, ed alfine segue la morte.
La scuola francese distingue un numero maggiore di periodi, e cioè i seguenti:
Prima infanzia, dalla nascita fino ai 6 anni compiuti,
Seconda infanzia, dai 6 ai 14 anni,
Gioventù, dai 14 ai 25 anni,
Età adulta, dai 23 ai 40 anni,
Età matura, dai 40 ai 60 anni,
Vecchiaia, oltre i 60 anni.
La prima infanzia va fino all'apparsa dei primi molari permanenti, la seconda fino a quella
dei secondi molari permanenti, la gioventù fino allo spuntare dei denti della sapienza o terzi
grossi molari. L'età adulta perdura fino al cominciamento della ossificazione delle suture del
cranio ed è seguita dall'età matura che va fino alla vecchiaia, la quale si riconosce dalla avanza-
ta o completa ossificazione naturale delle suture craniche, dall'atrofia manifesta delle ossa della
vôlta del cranio in seguito all'assorbimento del diploe, e dalla usura molto progredita dei denti.
Come si vede da quanto sopra è stato detto, la distinzione delle età riposa in parte sullo
| |
Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
|
|
|