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      chiamati in special modo a vegliare a tale conservazione dell'organismo. Nella età adulta pre-
      dominano quindi le malattie di questi sistemi, tanto più che durante la medesima passioni vio-
      lenti mettono a repentaglio la nostra esistenza. Nei vecchi, che hanno l'organismo ormai logora-
      to dal lavoro, dominano malattie diverse dalle preaccennate, ad esempio, le lesioni del cuore e
      delle arterie, le emorragie cerebrali, le paralisi ed altre molte.
      La costituzione della donna differendo in alcuni dettagli da quella dell'uomo, deve neces-
      sariamente scaturire da tale fatto una diversa disposizione alle malattie; e noi vediamo per con-
      seguenza l'uomo ammalare di reumatismi, di pletora, di pneumonite, di emorragia cerebrale,
      ecc.; e la donna invece di corea, di epilessia, di clorosi, di cancro, ecc.
      Che le professioni predispongano a certe malattie, è facile comprenderlo. Quelle persone
      che sono obbligate a respirare le molto ore del giorno un'aria carica di pulviscoli, sia vegetali
      che animali o minerali, quali sarebbero i materassai, i tessitori, i cardatori, gli scalpellini, ecc.,
      sono esposto alle malattie polmonali; i fabbri, i barcaiuoli ed i falegnami, che impiegano con
      forza intensa gli arti superiori, sono soggetti alle malattie del cuore e dei grossi vasi; gli impie-
      gati soffrono spesso di emorroidi; i microscopisti di miopia; i suonatori di strumenti da fiato di
      enfisema del polmone. E sarebbe facile aumentare il numero di cotesti esempi.
      Un'azione notevole deve di certo attribuirsi anche alle abitudini ed alla moda.


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204