Pagina (62/204)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      resta per moltissime generazioni quello di un Negro. I popoli del Nicaragua e dell'Ecuador sono
      quasi tutti mulatti; parlano essi forse mezzo negro e mezzo spagnuolo? E se ci volgiamo agli
      animali, noi sappiamo che la volpe abbaia come un cane, e che gli orsi di specie molte distinte
      muggiscono nello stesso modo. Sebbene dunque la lingua sia un importante elemento antropo-
      logico, non può tuttavia considerarsi come unica base di classificazione, senza falsare le leggi
      della eredità naturale.
      Riguardo al linguaggio, è degno di menzione il fatto che presso alcuni popoli le donne
      parlano un idioma diverso da quello degli uomini; dicasi ciò di alcune stirpi americane e parti-
      colarmente di quelle che abitano le piccole Antille. Il Rochefort fu condotto alla supposizione
      che in un lontano passato i Caribi abbiano invaso le piccole Antille, vi abbiano uccisi tutti gli
      uomini e conservato le donne che rimasero fedeli alla loro lingua primitiva. Ma questa spiega-
      zione è stata dimostrata erronea dallo Stolle, senza però che questo ne esponesse una migliore.
      Il fenomeno si ripete presso i Guyacurus ed altre stirpi del Brasile e secondo Erodoto, è avvenu-
      to anticamente alcun che di simile presso gli Ionii. Del resto, anche presso di noi le donne han-
      no delle espressioni diverse da quelle degli uomini per designare cose e fatti che riguardano la
      loro vita sessuale.
      SCRITTURA. - L'uomo solo conosce la scrittura, e non si può dubitare che il progresso
      rapido, compiuto dall'umanità, sia dovuto in parte a lei.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





Negro Nicaragua Ecuador Antille Rochefort Caribi Antille Stolle Guyacurus Brasile Erodoto Ionii