portare la fatica di un tale esercizio, il medico o mago lo eseguisce in suo nome, come se la vir-
tù della sua attività potesse trasfondersi nel malato. I balli presso i popoli selvaggi sono sovente
faticosi e quasi sempre romorosi; fa maraviglia il vedere, come quest'avanzo di gusti depravati
non sia ancora scomparso dalle società civili.
LA MORALITÀ. - Si potrebbe credere che nessuna razza umana fosse al tutto sprovvi-
sta di senso morale, ma la testimonianza dei viaggiatori dimostra erronea siffatta idea. Passiamo
in rivista i selvaggi moderni. Gli abitanti delle isole Andaman, a quanto sembra, non hanno nes-
sun sentimento di pudore, e molte delle loro abitudini sono simili a quelle dei bruti; il pudore
infatti non è che un parto della civiltà, tanto è vero che l'uomo nasce nudo.
A questo proposito merita di essere riferita la descrizione che dà il Langsdorff del ricevi-
mento avuto a Nukabiva dagli Indigeni. "Dapprima, egli scrive, scorgemmo da notevole distan-
za un grande numero di teste nere che emergevano dalle acque; ma poco dopo ebbimo il raro
spettacolo di vedere alcune centinaia di uomini, donne e ragazze, tutte nude, che nuotavano in-
torno alla nostra nave ed offrivano in vendita noci di cocco, banane e frutti dell'albero del pane.
Il gridare, ridere e tumultuare di quella gente sempre allegra era indescrivibile, e faceva sopra
tutti un singolare effetto. Il romore era maggiore che sui nostri mercati più frequentati, e tale
che alla nostra mensa non potevamo udire le parole dei vicini.
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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Andaman Langsdorff Nukabiva Indigeni
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