buono, ma soltanto un principio malefico che li tormenta e li conduce nelle sciagure ed alla
morte. I "Cemis" alle Antille erano spiriti cattivi che si accusavano di produrre tutti i mali che
affliggono la specie umana. Nella Virginia e nella Florida si adorava lo spirito malefico e non il
buono, e si cercava di calmare soltanto l'ira del primo, nella persuasione che il secondo avrebbe
fatto in ogni modo il miglior bene che poteva. Allorchè il Burton parlò di Dio ai Negri dell'A-
frica orientale, fu subito da essi domandato dove fosse, perchè volevano andare ad ucciderlo,
ritenendolo la causa di tutti i mali che colpivano essi ed i loro animali domestici.
Una donna araba, la quale era tormentata da male ai denti, fu udita recitare la seguente
preghiera: "Oh Allah! possano i tuoi denti fare tanto male a te, quanto a me ne fanno i miei!
Possano le tue gengive farti soffrire tanto, quanto mi fanno soffrire le mie!"
Mentre alcuni popoli selvaggi o barbari non hanno alcuna religione, o soltanto il timore
degli spiriti malefici, altri adorano quegli oggetti che colpiscono la loro immaginazione; essi
hanno Dei fetisci, cui domandano la soddisfazione dei proprii desiderii, e che maltrattano e per-
cuotono se non ottengono ciò che vogliono. Un viaggiatore ci racconta che nella Cina il popoli-
no, se dopo aver lungamente pregato le immagini non ottiene ciò che desidera, si rivolta contro
gli Dei impotenti e li copre di ingiurie. "Come, cane di uno spirito, essi dicono, ti diamo uno
splendido alloggio in un bellissimo tempio, ti adoriamo e dipingiamo bene, e ti offriamo incen-
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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