so; e tuttavia, malgrado queste cure, sei tanto ingrato da rifiutarci quello che ti domandiamo?"
Allora legano l'immagine con corde, l'atterrano e la trascinano per le strade in mezzo al fango
ed alle sozzure. Se nel frattempo accade che il loro desiderio sia soddisfatto, allora, con grande
cerimonia, rialzano l'idolo, lo lavano, lo ripuliscono, lo rimettono nella sua nicchia e gli do-
mandano scusa di ciò che hanno fatto.
Alcunchè di simile osservasi a Napoli, dove gli abitanti meno colti imprecano a S. Genna-
ro, se non ottengono una grazia domandata, salvo a riconciliarsi con lui non appena il loro desi-
derio sia soddisfatto. Le imprecazioni al Santo risultano dai seguenti versi riferiti da Angelo
Brofferio.
Santo d'inferno - va 'n fuoco eterno!
Tu lo colore - tieni abbrunzito,
Hai la figura - del babbuino,
Si no spersicchio - figlio malnatoNo te n'adduone - che screanzato
Tutti te chiamano - pe sta cetà?
Tu si squamuso - sì brutto muso,
Si sgraziato - si disperato,
Va 'n fuoco eterno - santo d'inferno.
Assai estesa è presso i selvaggi l'adorazione degli animali. Nell'antichità il serpente era
adorato in Egitto, nell'India, nella Fenicia, nella Babilonia ed in Grecia; oggidì lo si adora in
una gran parte dell'Asia e specialmente in Persia, a Cachemir, nel Tibet, nella China, a Ceylan e
presso i Calmucchi; inoltre in alcune parti dell'Africa, come nell'Alto Egitto, nell'Abissinia ed
alla costa di Guinea; finalmente presso i Peruviani, gli Aztechi, i Caribi, ecc., dell'America.
Molti altri animali sono adorati presso i varii popoli; così in America le Pelli rosse adorano l'or-
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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Napoli S. Genna- Santo Angelo Egitto India Fenicia Babilonia Grecia Asia Persia Cachemir Tibet China Ceylan Calmucchi Africa Alto Egitto Abissinia Guinea Peruviani Aztechi Caribi America America Pelli
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