suoi figli, se non adoperasse mezzi artificiali per foggiare il polpaccio della gamba secondo la
moda del paese; ed in molte località viene deformato anche il piede. I Chinesi hanno idee strane
intorno alla bellezza personale; l'uomo deve avere il corpo grosso, le unghie lunghe ed i piedi
piccoli; la donna sopratutto i piedi piccoli, ed all'uopo li serrano fino dall'infanzia in strettoie ta-
li da renderli di una piccolezza sorprendente, gusto depravato, sebbene in parte diviso anche dai
popoli civili. Lo stivale di una donna nobile non deve superare la lunghezza di 7 od 8 centime-
tri, la suola raggiunge soltanto quella di centimetri 6 1/2. U n costume singolare è pure quello
che s'incontra presso gli Annamiti ed altri Mongoli, di lasciar crescere cioè le unghie fino ad
una lunghezza straordinaria, in guisa che talvolta sono quasi così lunghe come il resto della
mano. Il solo indice ha un'unghia che non sorpassa l'apice del dito. Questo costume osservasi
soltanto presso i nobili di quelle popolazioni, i quali così sembrano dire ai plebei: guardate le
nostre unghie, noi possiamo fare i signori senza lavorare. Presso i popoli civili v'ha pure qual-
che persona, s'intende aristocratica o che vuole parere tale, che porta l'unghia del mignolo assai
lunga, ad imitazione degli Annamiti; non saprei, quale vantaggio ne potesse ridondare. Anche il
naso viene deformato ad arte; così le madri ottentote schiacciano il naso ai loro bambini, il qua-
le perciò non solo resta piccolo come è per natura, ma anche depresso; mentre invece gli antichi
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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Chinesi Annamiti Mongoli Annamiti
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