diversa dalla suddescritta, è cioè fabbricata colla corteccia di una pianta (Sanseviera) e pende
dal coccige a modo di coda da cavallo fino quasi al tallone.
Fig. 9. - Pretesa coda di un Niam-Niam.
IL VESTIARIO. - Questo argomento sta in istretto nesso col precedente, perchè presso i
selvaggi il tatuaggio sostituisce il vestiario. Si asserisce da molti che il pudore sia un sentimento
innato dell'uomo, ma la cosa non è così; i riti religiosi degli antichi popoli e le pratiche di molti
selvaggi moderni dimostrano il contrario, ne sia prova il ricevimento avuto da Langsdorff a
Nukahiva che abbiamo sopra riportato. I missionarii hanno fatto del loro meglio per abituare gli
Australiani ai vestiti, ma non vi sono riusciti che in modo incompleto ed hanno dato origine a
delle scene piuttosto comiche. Avendo loro donato dei calzoni, dei panciotti, delle marsine e
delle camicie, li videro comparire coi panciotti abbottonati sulla schiena, oppure coi calzoni ta-
gliati in due e nella linea di mezzo disgiunti, o con la sola marsina senz'altro indumento, od al-
trimenti vestiti in modo da far sorridere, e da far comprendere che sono lontanissimi dall'idea
che non è lecito di esporre alla vista del pubblico certe parti del corpo. La Sacra Scrittura stessa
viene in nostro appoggio quando ci dice, che Adamo ed Eva s'accorsero di essere nudi dopo di
aver commesso il peccato originale; ciò vuol dire che prima non se n'erano accorti.
Le idee di decenza variano nei diversi popoli. Il Turco crede cosa sconveniente per una
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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Sanseviera Niam-Niam Langsdorff Sacra Scrittura Adamo Eva Turco
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