e le scimie ne hanno quattro.
In stretto nesso colla differenza sopra esposta stanno nell'uomo i seguenti caratteri:
1.° La cortezza e debolezza degli arti superiori, i quali invece sono lunghi e robusti nel
gorilla, e più ancora nelle altre scimie antropomorfe. Questi arti nell'uomo sono meschini e de-
boli, confrontati cogli inferiori. Se l'uomo volesse camminare su tutte e quattro le estremità, egli
batterebbe col ginocchio il terreno, e pel calibro delle arterie carotidi, che portano il sangue al
capo, sarebbe in grave pericolo di perire per apoplessia.
2.° L'ossatura e la muscolatura della gamba. Forse in nessun animale gli arti addomina-
li sono sì robusti come nell'uomo, confrontati colla massa del restante del corpo, e ciò perchè
essi hanno l'incarico di portare da soli il corpo umano. Nelle scimie la cosa è diversa; vivendo
esse principalmente sugli alberi ed essendo perciò chiamati gli arti toracici a compiere un uffi-
cio più grave degli addominali, vediamo quelli di ossatura e di muscolatura più robusta che
questi.
3.° La conformazione del bacino, il quale è atto a portare gli organi della cavità addo-
minale. Mentre nell'uomo il bacino assume la forma indicata dal nome stesso, nella scimia è
lungo e stretto; serve poco pel sostentamento delle intestina ed ha lo scopo principale di dare
inserzione alle estremità posteriori.
4.° La posizione del grande foro occipitale, collocato molto in avanti ed in guisa che
nella stazione eretta del corpo, il capo sta in bilico sulla colonna vertebrale.
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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