bria si estendeva fino all'estremo sud del continente. Respinsero i Siculi verso mezzodì, li co-
strinsero a varcare lo stretto di Messina, ed occupando le terre percorse dal Tevere presero il
nome di Prisci Latini, perchè furono i primi che diedero origine alla gente latina. Ad essi, a
quanto pare, è dovuta la fondazione di Alba, la matrice di Roma, e di tutte le altre antiche co-
munità latine.
4. I PELASGI. - Vennero in Italia dall'Epiro, e dopo varie vicende presero dimora in-
torno al lago di Cotilia e nelle vaste terre fra il Tevere ed il Liri; ma la loro dimora fu breve, e
quindi nulla la loro influenza etnica sulla popolazione italica. Grandissimo per converso fu l'a-
scendente ch'eglino ebbero sulle condizioni civili e religiose dell'Italia antica se è vero che da
essi trassero gli Itali quelle credenze religiose che hanno fondamento nel culto della natura per-
sonificata negli Dei della vita sedentaria ed agricola, quali erano Giano, Saturno, Cerere, Hestia,
Silvano, divinità pelasgiche, le quali divennero anche gli Iddii più venerati in Italia, come quelli
che più particolarmente provvedono alla prosperità e al benessere della comunità e delle fami-
glie.
5. GLI IAPIGI-MESSAPI. - Essi posero stanza nella regione sud-orientale della peniso-
la, occupando l'estesa contrada littorana delle provincie di Foggia e di Bari, e quasi tutta la pro-
vincia di Terra d'Otranto, regioni dove il fitto della popolazione era costituito di Osci. Si suppo-
ne che appartenessero ai Pelasgi.
Nel sud-est del nostro continente immigrarono altri stranieri, venuti dall'oriente e commi-
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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