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      A ciò aggiungasi, che le continue guerre
      fra le tribù, il cannibalismo, i sacrifizii umani e l'infanticidio falcidiano di continuo il numero
      delle persone, ai quali agenti si unisce ancora il poco valore che il selvaggio attribuisce alla
      propria vita che egli talvolta sacrifica per ragioni che a noi paiono futili. A modo d'esempio, il
      Zimmermann racconta che i capi di alcune tribù negre amano addestrare il proprio braccio al
      taglio delle teste, e che i loro sudditi fanno a gara per essere a questo scopo prescelti e per pre-
      sentarsi davanti al loro padrone per subire la decapitazione.
      Devesi infine considerare, che i popoli civili trasportano fra i barbari le proprie malattie
      infettive, le quali vi attecchiscono tanto più, quanto è maggiore il sudiciume che circonda i roz-
      zi abitacoli di questi, e quanto più è trascurata ogni elementare regola d'igiene; e che inoltre vi
      portano l'uso degli alcoolici, che il selvaggio ben presto apprende e segue con bestiale voluttà.
      Infine un certo effetto devesi pure attribuire al mutamento dei costumi, prodotto dal contatto
      colle razze superiori ed all'avvilimento determinato dalla coscienza della propria inferiorità, per
      tacere delle guerre di esterminio delle quali furono teatro in passato la terra di Van Diemen, il
      Messico, il Brasile ed il Perù.
     
     
      XV.
     
      I due sessi.
     
      CARATTERI SESSUALI DEL CRANIO. - Ho esposto nel capitolo IX, alle pagine 109 e
      110, le principali differenze che passano fra il maschio e la femmina nella specie umana, riser-
      vandomi di parlare in altro luogo più diffusamente dei caratteri sessuali del cranio.


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





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