6. Alcuni caratteri sono trasmessi allo stato latente, così che non compariscono in una
o parecchie generazioni, e si rendono manifesti nelle successive. I fenomeni di questo genere
costituiscono l'atavismo. Gli esempi non sono rari. Spesso appariscono in un individuo, anzichè
i tratti del padre o della madre, quelli del nonno o della nonna. E può considerarsi come un fe-
nomeno di atavismo anche la trasmissione dei caratteri del sesso attraverso ad una generazione
del sesso opposto. Poniamo il caso che un uomo abbia una figlia, e questa un figlio; i caratteri
maschili del padre passarono alla figlia, in cui rimasero latenti, e divennero manifesti solamente
nel figlio di questa figlia, ossia nel nipote di quell'uomo. Talvolta però i caratteri maschili pro-
rompono, in età avanzata, nel sesso femminile, in cui per solito restano latenti; così le donne
vecchie ricevono una specie di barba, e negli animali vediamo che la vecchia gallina mette
sproni e canta come il gallo, e la vecchia fagiana indossa la livrea del fagiano.
XVII.
Antichità e progressivo incivilimento dell'uomo.
Si è creduto lungamente che l'antichità dell'uomo non risalga che a sei mila anni o poco
più; ma la geologia ci ha condotti co' suoi studii ad un risultato ben diverso.
Se vogliamo misurare il tempo che separa il presente dal punto, sino al quale giungono le
nostre notizie relative all'esistenza della specie umana, fa d'uopo conoscere la misura che ci
viene fornita dal geologo. Questo divide il tempo sinora trascorso dal primo albore della vita in
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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