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      Le sabbie di Saint-Prest presso Chartres contengono gli avanzi dell'elefante meridionale, del ri-
      noceronte leptorino e dell'ippopotamo maggiore, e sono perciò da tutti i geologi riferite al terre-
      no terziario pliocenico. Nell'aprile del 1863 furono estratte dalle medesime delle ossa fossili
      portanti delle incisioni irregolari, di varia profondità e di varia lunghezza, le quali incisioni fu-
      rono considerate come opera dell'uomo; ma un più attento esame ha condotto alla conclusione
      ch'esse sono dovute alla pressione ed allo sfregamento contro i grani silicei contenuti in quelle
      sabbie.
      L'uomo terziario ha lasciato traccie di sè anche in altre parti dell'Europa, come nel Porto-
      gallo, e precisamente in alcuni terreni della valle del Tago, per cui si può asserire che aveva già
      guadagnato un'ampia distribuzione geografica. Durante questi periodi terziarii l'Europa aveva
      un clima mite, subtropicale, e la terra era fertilissima. Se la soddisfazione dei bisogni materiali
      può dirsi felicità, l'uomo era allora di certo felice; e forse i miti che parlano di un eden e di un
      paradiso terrestre accennano all'esistenza dell'uomo in quei tempi remoti. Platone, parlando del-
      l'età dell'oro sotto Saturno, dice che gli uomini dormivano nudi al discoperto, perchè quella
      temperie non era loro nociva, ed avevano letti molli, pullulando abbondantissima erba dalla ter-
      ra.
      È stata fatta la domanda, se l'uomo terziario abbia avuto tali caratteri da poterlo classifica-
      re nella medesima specie dell'uomo odierno.


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





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