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      tipo degradato.
      CRANII NEANDERTHALOIDI. - Il cranio suddescritto non è il solo dell'epoca quaterna-
      ria che siasi rinvenuto; ne conosciamo degli altri, simili di forma, scoperti in altre parti dell'Eu-
      ropa. Il Broca ne descrisse uno che nella conformazione della fronte sta perfino al disotto di
      quello di Neanderthal; esso si riferisce ai tempi dell'orso delle caverne (Ursus spelaeus), venne
      scavato nella grotta di Mèyrueis (Lozère) ed ha pure la fronte assai fuggente e le arcate soppa-
      cigliari pronunciatissime. Dei caratteri scimieschi presenta ancora il cranio di Eguisheim, trova-
      to nel 1865 nel lehm quaternario non rimaneggiato a Eguisheim presso Colmar. Esso è affine a
      quello di Canstadt; i suoi seni frontali sono sviluppatissimi; le arcate sopracigliari, meno pro-
      nunciate che in quello di Neanderthal, lo sono tuttavia in maniera molto marcata; la fronte è as-
      sai fuggente. Oltre ciò il cranio è dolicocefalo, la sua porzione posteriore è molto allargata, l'oc-
      cipitale prominente in dietro oltre l'ordinaria misura e le suture sono assai semplici ed hanno
      tendenza a scomparire precocemente. Anche il cranio di Canstadt sopra menzionato ha dei ca-
      ratteri comuni con quello di Neanderthal, sia pel notevole sviluppo dei seni frontali, sia nella
      fronte fuggente, sia per la semplicità delle suture e la loro tendenza all'ossificazione precoce, sia
      per la decisa dolicocefalia.
      CRANIO DI ENGIS. - Un altro cranio interessante fu trovato nella caverna di Engis
      presso Liegi, in mezzo ad ossa di mammouth, di rinoceronte ticorino, di jena spelea, di orso


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





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