media di 1425 cent. cubici, mentre 125 cranii francesi dei secolo presente hanno dato in media
una capacità craniana di 1461 cent. cubici. Sette secoli sono poca cosa nella vita della specie
umana, e nondimeno le esatte ricerche fanno vedere un ingrandimento del cranio, cui corri-
spondono un aumento nel volume del cervello ed un progresso intellettuale.
XIX.
Sviluppo fisico individuale dell'uomo.
Lo studio embriologico dell'uomo è per l'antropologia di grande importanza, poichè giova
a chiarire due questioni che non sono state ancora risolte. L'embriologia serve a stabilire la po-
sizione sistematica della specie umana, ravvicinandola a quei mammiferi che, per tale riguardo,
hanno con lei la maggiore somiglianza. Oltre ciò è opinione generale fra i naturalisti, che lo svi-
luppo dell'individuo sia il riassunto dello sviluppo della specie, e quindi prima di trattare l'ar-
gomento delle origini dell'umanità, è necessario dare un cenno, almeno elementare, dello svi-
luppo dell'individuo.
Gli studii embriologici hanno condotto recentemente a dei risultati sorprendenti, poichè ci
hanno svelato il significato di alcuni organi, dei quali non si conosceva prima d'ora l'origine, ed
hanno vieppiù assodato il concetto della parentela che collega insieme tutti i membri del regno
animale. Per dare un esempio la ghiandola pineale dell'uomo è nota da antichi tempi, chè anzi
fu creduta la sede dell'anima; ma gli studii fatti sugli animali inferiori hanno dimostrato, che es-
sa non è che un avanzo di un paio di occhi che esistono in alcuni bassi molluschi (Salpe), nell'i-
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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Salpe Sette
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