progredendo nel suo sviluppo, assume a grado a grado i caratteri di animali vieppiù elevati, fin-
chè riceve quelli che costituiscono la sua esclusiva proprietà. Questo fatto, per quanto possa
sembrare semplice ed inconcludente, è di un'alta importanza nella ricerca dell'origine dell'uo-
mo.
L'embriologia ci ha rivelato alcuni fatti che avvicinano l'uomo agli animali. Faremo cenno
di alcuni.
1.° DUE OSSA FRONTALI. - L'uomo possiede generalmente un unico osso frontale e so-
lo in alcuni casi di anomalia ne vediamo due simmetrici, separati l'uno dall'altro col mezzo di
una sutura, che dalla radice del naso si estende in alto e dietro fino al bregma e dicesi sutura
frontale o fronto-frontale od anche metopica. Nei mammiferi invece l'osso frontale è general-
mente doppio. Ed altrettanto noi osserviamo nell'embrione; esso ha due frontali, i quali in se-
guito si fondono in un unico osso.
2.° L'OSSO INCISIVO. - I mammiferi possiedono in regola le ossa incisive od interma-
scellari bene sviluppate e ben separate l'una dall'altra; nell'uomo invece si è lungamente creduto
che manchino affatto, e fu perfino da un anatomico epressa l'opinione che sieno andate perdute
per l'effeminato e pervertito suo modo di vivere. Ma questi ossicini furono scoperti anche nel-
l'uomo; ma nell'uomo nei primordii della sua vita, prima che veda la luce del sole, saldandosi
queste ossa prestissimo coi mascellari superiori. Dunque anche per tale carattere l'embrione
s'accosta agli altri mammiferi più dell'uomo adulto.
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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