da quella di Ecker che nella regione caudale di embrioni e di alcuni adulti trovò la foveola coc-
cygea.
4.° IL PELO. - La maggior parlo dei mammiferi sono coperti di pelo lungo e sparso su
tutto il corpo, restando libere le sole porzioni estreme degli arti; nell'uomo adulto invece il pelo
è breve e scarso, eccettuate alcune regioni del corpo molto ristrette. L'embrione umano si avvi-
cina ai mammiferi, perchè tutta la sua superficie, comprese la fronte e le orecchie, è fittamente,
nel sesto mese, ricoperta di pelo sottilissimo e lanoso, la così detta lanuggine; ed è un fatto si-
gnificante che le palme delle mani e le piante dei piedi sono al tutto nude; mentre la lanuggine
raggiunge uno sviluppo notevolissimo sulla pelle che riveste il tubercolo caudale che ha un'esi-
stenza fugace.
Questi sono fatti che si rendono più manifesti di molti altri, ma non sono isolati. Si può
asserire che ogni organo umano, nel suo sviluppo, percorre degli stadii che rappresentano lo
stato normale e permanente di animali all'uomo sottoposti nella scala zoologica. Un bell'esem-
pio ci fornisce il cuore, il quale dapprima è un semplice sacco, come quello di alcuni molluschi
inferiori; poi si curva ad S e si divide in tre cavità, come quello dei pesci; più tardi ancora as-
sume la composizione di quello degli anfibi, e solo da ultimo diventa un cuore umano.
Nè la questione deve restringersi all'uomo soltanto. Tutti sanno che gli animali non na-
scono coi loro caratteri definitivi, ma percorrono una serie di cambiamenti ora più ed ora meno
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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Ecker
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