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      Considerando ogni singola specie come creata direttamente, non si comprende, perchè essa ab-
      bia degli organi così ridotti che non funzionano e sono interamente inutili; questo fatto è in evi-
      dente contrasto colla sapienza e colla economia che dominano nella natura. La teoria dell'evo-
      luzione spiega la presenza di tali organi in modo plausibile, considerandoli come organi bene
      sviluppati negli antenati, e che sono in via di regressione. Essi potrebbero paragonarsi alle lette-
      re di una parola, che si conservano nel compitare, ma non vengono pronunciate, le quali tuttavia
      ci guidano nella ricerca della sua etimologia.
      Anche nell'uomo rinvengonsi degli organi rudimentali; tali sono, ed esempio, la piega
      semilunare dell'occhio, l'appendice vermiforme del cieco, i muscoli dell'orecchio, la porzione
      codale della colonna vertebrale, il pelo, ecc. La loro presenza non è spiegabile che coll'ipotesi
      della origine naturale dell'uomo.
      4.° I CARATTERI EMBRIOLOGICI. - Lo sviluppo individuale dell'uomo è un altro enig-
      ma pei sostenitori della origine divina dell'umanità. Ammessa questa divina origine, non si
      comprende, perchè in generale l'uomo debba svilupparsi, e ogni individuo non venga per atto
      creativo messo al mondo perfettamente adulto, come dicesi sia avvenuto di Adamo ed Eva. In
      particolare poi è incomprensibile, perchè l'individuo nel suo sviluppo sia costretto ad assumere
      delle forme fugaci che per gli altri animali sono altrettanto forme permanenti. Io ho già citato
      l'esempio del cuore; ora citerò un altro fatto che mi sembra molto istruttivo, quantunque appa-


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





Adamo Eva