Si è calcolato che un unico criceto possa accumulare nei suoi granai oltre 150 libbre di grano, dalla qual cosa potrà rilevarsi il danno recato da migliaia di individui in una data località.
Un analogo istinto offre il castoro, il gigante tra i nostri roscicanti(1), che vive lungo alcuni fiumi dell'Europa, dell'Asia e dell'America. La sua abitazione è composta di due piani, l'uno inferiore collocato sott'acqua, e l'altro superiore posto sopra il livello dell'acqua. Per mantener le acque sempre ad una medesima altezza, questi intelligenti animali innalzano una forte diga fabbricata con rami d'alberi, con pietre e colla melma. Il piano inferiore della loro costruzione serve unicamente di magazzeno, in cui trovansi raccolte notevoli quantità di radici e scorze d'alberi, che gli animali staccano coi loro robusti ed acuti incisivi. Il solo piano superiore è abitato ed all'uopo rivestito e coperto di segatura ed altre sostanze molli.
L'istinto di questo genere più perfetto noi lo troviamo tra gli insetti. Non già nelle formiche, come taluno potrebbe credere, le quali non fanno provvigioni per l'inverno, che passano in una specie di torpore; sibbene nelle api, in questi insetti tanto decantati per la loro attività, ne' quali la bocca e gli arti sono mirabilmente atti alla raccolta di quelle sostanze che l'insetto accumula. Il labbro superiore e le mandibole costituiscono un organo mordente, mentre le mascelle ed il labbro inferiore si allungano e formando una specie di guaina racchiudente la lingua protrattile, danno origine ad un apparato con cui l'animale può agevolmente assorbire le sostanze liquide.
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