II.
Istinto tessitore.
Noi lo troviamo sviluppato in una classe, che comprende animali piccoli bensì, ma di tal ferocia, che in nessun'altra classe raggiunge un grado sì elevato. Intendo parlare dei ragni, di questi utilissimi organismi, che il volgo teme e disprezza pel loro veleno e per la vita ritirata che d'ordinario conducono. Eppure il volgo ha torto, poichè i ragni distruggono immenso numero di insetti, che sono a noi molesti, agli animali domestici ed alle piante dannosi. Oggi più che mai dovrebbesi apprezzare l'opera di questi piccoli insettivori, in un tempo, in cui per la copiosa distruzione di piccoli uccelli sussiste uno squilibrio nella natura, in seguito al quale si sono straordinariamente moltiplicati gli insetti fitofagi, che invadendo i cereali recano all'agricoltura, già per altre cause prostrata, dei danni significanti. Per esercitare tale distruzione, noi vediamo i ragni ordir delle reti, ora più ed ora meno complicate, ed assalire con forza e coraggio gli insetti che s'impigliano nelle medesime.
Per fabbricare la tela i ragni hanno degli organi appositi, collocati all'apice dell'addome, in numero di 4-6, che chiamansi filiere. Ciascuna filiera ha una grande quantità di forellini, dai quali esce un liquido che all'aria s'indurisce e si trasforma in filetti esili che restano invisibili all'occhio nudo e dei quali ne occorrerebbero 10,000 per assumere il diametro di un capello. Man mano che questi filetti escono dalle filiere l'animale lavora colle zampe a riunirli insieme ed a formare quei fili visibili, elastici, di cui si compone la rete.
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