Ne fece un poema (Il Parlamento, Conto, Arcione 1619) Cesare Grassi comasco, che in un altro ladro poema (Il popolo pentito, ib. Frova 1630) descrive i mali del suo tempo. Morenas nella continuazione del Fleury; dice il Rusca arcidiacono di Sondrio, Zschokke lo chiama arciprete di Bedano in Valtellina, e dice che morì in prigione avvelenato c. 37.
(58) Chi osserva quei dintorni s'accorge come furono scena di violente convulsioni della natura. Singolarmente per la valle dei Ratti e per la Codera si trovano enormi massi di granito. La tradizione, confermata dall'aspetto dei luoghi, vuol che dalla parte di Uschione precipitasse la val Condria. Sopra la via di Chiavenna ancor si vede isolato un enorme macigno.
(59) Tal nome si dà a freschissime cave, aperte naturalmente nel macigno, in cui ripongono e conservano i vini. Sono celebri i crotti del Prato-Giano a Chiavenna, quei di Caprino rimpetto a Lugano, quei di Figino, di Mendrisio, di Moltrasio presso Como, ed altri. Vi fa mirabile frescura ed un continuo orezzo. Saussure, che ne discorre nel Voyage aux alpes, t. III p. 313, dice che in un giorno estivo portato in quei di Caprino, il termometro vi si abbassò di 19 gradi.
(60) Quintilio Passalacqua, Lett. Stor. 2. Anche oggi trovi fra i Grigioni molte stufe, messe con bell'arte a opera di intagli, od a pitture, tratte specialmente dalla Gerusalemme Liberata. Nel 1621 il generale Serbelloni ne fece spiantare e trasportare a Milano una dei Salis a Soglio, che valeva degli scudi a migliaja.
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