Pagina (10/608)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Anzi lo studio ci convinse che l'attuazione ecclesiastica n'è eccellente, sia pel necessario contemperamento della sovranità de' pochi colla soggezione delle moltitudini, sia per procurare la maggior possibile felicità, quella cioè in cui le volontà non alla coazione, ma s'adagino alla morale persuasiva; e che il principato sacerdotale, com'è il più antico, così è il più venerabile e generoso potere, la chiave della vòlta dell'edifizio sociale, la salvaguardia della libertà nelle nazioni civili, perocchè alle sovversioni oppone l'unica forza capace di resistervi, la coscienza.
      La religione non tocca solo la parte sentimentale, ma abbraccia tutto l'uomo, anzi tutta la società, e ne sono riflesso i costumi e la legislazione, la vita domestica e la politica; insomma è l'espressione più profonda della coscienza dell'umanità in un dato periodo. Ecco perchè ogni religione è storia, e la nostra è delle più importanti alla umanità, nè può comprendersi bene in un secolo se non rimontando al precedente. Perciò dovemmo rifarci alla cuna del cristianesimo, non per riconoscervi il principio divino della civiltà moderna, la garantigia del diritto comune, la base delle nuove legislazioni, il legame sociale de' popoli, la norma delle coscienze, ma solo per vedervi assodarsi e svolgersi le verità tradizionali, e germogliare gli errori, che poi ingrandirono nel XII secolo e nel XVI, sul quale di preferenza vi indugeremo.
      Dovendo parlare di persone e fatti già da noi esposti anche più d'una volta, non ci si farà colpa d'usare talvolta le stesse parole; il diverso scopo di questo lavoro n'ha però cambiata l'economia, e se altrove prediligemmo le vedute sintetiche e comprensive, qui saremo spesso biografi e aneddotici.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608