Tu sovrasti a tutti per dignità, pure t'inchini devoto ai capi delle cose divine, o da loro impetri i mezzi di salute, e comprendi che, pei sacramenti e per l'ordine della religione, devi sottometterti a loro, anzichè sovrastare; e in tali materie pendere dal giudizio loro, anzichè ridurli alla tua volontà. Se nell'ordine della pubblica disciplina, anche i capi della religione obbediscono alle leggi tue perchè a te fu conferito l'imperio per disposizione suprema, con quale affetto non dovete voi obbedire a coloro, che hanno incarico di dispensare gli augusti misteri?»
I re barbari conquistatori s'ingerirono sempre più o meno nelle nomine dei papi fino ad Adriano II nel 867, quando l'elezione fu restituita al clero e al popolo; ma da Giovanni XII fin dopo l'antipapa Silvestro (dal 956 al 1102) i tirannelli e gli imperatori vi ebbero gran tresca; tornò poi l'elezione al clero e al popolo fino all'antipapa Vittore nel 1138. Allora il diritto elettorale fu ristretto ne' cardinali; poi nell'elezione d'Innocenzo V (1276) si regolarizzò il conclave nella forma prescritta poco prima dal suo predecessore Gregorio X, e che tuttavia conserva. Oggi il papa è sempre scelto fra i cardinali, sicchè uno di loro è predestinato ad avere l'infallibilità. Lo Spirito Santo illumina gli altri a riconoscere il predestinato, che essi non costituiscono propriamente, ma nominano, quasi come cosa che già esisteva. Per tal modo connettonsi vescovi e papa.
Damaso, poi Gregorio Magno presero il titolo di servo de' servi di Dio; Benedetto III quel di vicario di san Pietro; e dopo il secolo xiii si adottò quello di vicario di Gesù Cristo.
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