Qui sia lecito agli esageranti o vantare i papi d'aver voluto emancipar l'Italia dagli stranieri, o bestemmiarli d'aver voluto crearsi un dominio. Il vero è che Gregorio s'interpose fra il popolo e l'imperatore onde riconciliarli, e ne rintegrò l'autorità a Napoli e a Roma; ma nella sommossa gli ordini municipali aveano ricuperato i naturali poteri; popolo, consoli, nobili s'adunarono per condannar l'opinione che l'imperatore imponeva, e Gregorio si trovò naturalmente a capo d'una federazione di città, le quali non voleano nè sopportare il giogo bisantino, nè sottomettersi al longobardo, ma come simboli di libertà e nazionalità sostenevano Roma e il papa.
Gregorio III (731) ripudiò gli editti iconoclastici, e raccolti novantatre vescovi d'Italia, dichiarò anatema chi distruggesse, profanasse, bestemmiasse le immagini. Leone Isaurico s'accinse a ripristinar l'obbedienza colla forza, ma provò come feriscano le armi impugnate per la patria e per la religione.
Di questi dissensi pensarono trar profitto i Longobardi, che già, possedendo tanta parte d'Italia, miravano a ridurla tutta in loro servitù, acquistando anche Roma, Venezia e la Liguria: e violentemente invasero la Pentapoli e minacciarono Roma. I papi, vedendo pericolare l'indipendenza della Chiesa, e con essa i resti della civiltà latina, fecero quel che si è sempre usato da Narsete fino a Cavour; dapprima strinsero alleanza col re de' Franchi49, da poi l'invitarono a venir a reprimere gli oppressori d'Italia.
Gli Italiani dalla parte de' Greci vedevano decreti tirannici, avida burocrazia, teologastri armati; dalla parte de' Longobardi, barbari senza fede nè costumi, devastatori che spropriavano i possidenti, spopolavano le città a vantaggio di orde armate e di capitani sbuffanti; re che patteggiavano e mentivano, minacciavano e tremavano; a fronte a loro vecchi sacerdoti mansueti, venerandi pel carattere, per la pietà, per la scienza, che faceano processioni onde placar Dio e gli uomini, pregavano, esortavano, consigliavano, e rendevano ancora riverito al mondo quel nome di romano, che per altrui cagione sonava vilipendio.
| |
Italia Gregorio Napoli Roma Gregorio Roma Italia Isaurico Longobardi Italia Roma Venezia Liguria Pentapoli Roma Chiesa Narsete Cavour Franchi Italia Italiani Greci Longobardi Dio Leone
|