Frà Ranerio aggiunge che, data la consolazione al moribondo, gli chiedevano: «Vuoi in cielo andare tra i martiri o tra i confessori?» Eleggeva i primi? lo facevano strangolare da un sicario a ciò stipendiato; eleggeva i confessori? più non gli davano bere nè mangiare.
Questa endura riscontrasi già prima in altri settarj, fondata sull'idea che una morte volontaria e violenta fosse meritoria: e poichè i risanati che, dopo ricevuto il consolamento, si fossero buttati al vizio, avrebbero dimostrato la poca virtù de' ministri di quel sacramento, forse voleasi evitarne il pericolo col sacrificare il consolato.
Vero è che siffatte atrocità gratuite sogliono apporsi dall'ignoranza o dalla malignità a tutte le congreghe secrete. E non c'è misfatto di cui non siansi tacciati i Patarini; essi ladri, essi usuraj, essi sovratutto carnali, adulteri e incestuosi in qualsiasi grado; con connubj promiscui e contro natura; non poter l'uomo peccare dall'umbilico in giù, perchè il peccato origina dal cuore. Finita l'assemblea spegneansi i lumi: e ciascuno abbracciava la prima donna che gli capitasse88. Ma come credere questa bacchica santificazione del libertinaggio, quando altrove, e ne' libri de' loro stessi nemici, troviamo che con penose astinenze reprimeano la carne, ribelle alla volontà ed opera del principio maligno; tre quaresime l'anno, perpetua astinenza da carni e latte, replicati digiuni, iterate preghiere?
Il Ranerio suddetto narra come, per l'iniziazione, adunati i credenti, il vescovo interrogasse il neofito: «Vuoi tu renderti alla fede nostra?
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Ranerio Patarini Ranerio
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