Deperisce il sentimento dell'autorità? e i frati rinnegano la propria per far la volontà d'un altro, ch'esso pure dipende da un superiore, e questo da un altro, finchè s'arriva al pontefice, da cui tutto e tutti rilevano. Quel rinunziare volontariamente al creato per amor del Creatore, esprimeva non solo lo spogliamento, ma l'amore dello spogliamento. Così ridotto, l'uomo non è più esposto a quella comune tentazione, per la quale, allorchè abbia detto «Ciò è mio», facilmente passa a dire «Ciò son io, è l'esser mio, ingrandito e nobilitato»; non trovasi grande per nascita, per eredità o posti, ma per la sola grandezza vera dell'uomo, quella dell'anima. Oggi che, in un'esistenza laboriosa, avvelenata dalle cure materiali, non possiam intendere quella guerra dichiarata ai sensi, si ripete che il denaro produce indipendenza. Ebbene, questi frati la godeano perchè, non avendo cosa da perdere, sfidavano i potenti o i rapaci a far loro paura.
Non incardinati a una chiesa come i preti, non appartenenti a una provincia ad un reame, assumevano tutti i pesi del clero senza i vantaggi; anzi, coll'umiltà e povertà correggevano di quello l'orgoglio, che era uno de' più forti appigli per gli eretici. Poveri, penitenti, assistendo al popolo nelle tribolazioni e benedicendone il tripudio, contrastando ai tiranni, specchi di bontà e di dottrina, ecco perchè gli Ordini dei Minori e de' Predicatori tanto poterono, e divennero il più valido sostegno della Santa Sede; e per ciò li troveremo i più osteggiati dagli avversarj della Chiesa.
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