Non appare vi si usasse tortura, e quando l'esortazione uscisse inutile, i rei venivano abbandonati al braccio secolare.
Il papa, che aveva confortato la Signoria a conservar forza alle leggi, per appoggio inviò frà Pietro da Verona. Questi era nato da genitori patarini, e resosi domenicano, spiegò zelo straordinario contro gli eretici in Lombardia. Di là trasferitosi a Firenze nel 1244, predicava nella piazza di Santa Maria Novella, la quale trovandosi angusta alla folla accorrente per udirlo, ad istanza di lui fu fatta ampliare dalla Signoria. Istituì egli la società de' Laudesi, che cantava Maria e il Sacramento, quasi a sconto degli oltraggi dei Patarini.
Ma questi, non che rimanessero allibiti, opponevano la forza; lo perchè Pietro sistemò alquanti nobili, che volonterosi si esibivano per guardia al convento dei Domenicani, ed altri che eseguissero i decreti di questi: donde originò la «sacra milizia dei capitani di Santa Maria».
Sulla facciata dell'uffizio del Bigallo, rimpetto a San Giovanni, due sbiaditi affreschi di Taddeo Gaddi figurano il miracolo di quando un cavallo infuriato si lanciò contro le turbe che ascoltavano la predica, ma passò sovra le loro teste senza nuocere ad alcuno; ed esso Pietro, quando a dodici nobili fiorentini consegna lo stendardo bianco colla croce rossa per tutela della fede: il quale stendardo conservasi in Santa Maria Novella, e si spiega nel giorno di quel santo.
Crebbero allora processi ed esecuzioni, e varie donne di Poppi furono messe a morte.
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