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      Dopo le quali, confessato il loro inganno avanti il pontificio vicario di Roma, che colà comparve con cinque vescovi a riceverne l'abjura, furono essi assoluti, e per marco di professata penitenza vestiti con una lunga veste di lana con croce bianca al petto e alla schiena, dinotante il loro ravvedimento ed eresia151».
      D'altri eretici troviamo menzione in quei tempi. Nicola V ordina all'arcivescovo di Milano, che vegli con maggiore attenzione sull'eretico Amedeo recidivo, che di false bolle si prevaleva onde accreditare alcune sue eresie152. Calisto VII udiva che nelle città e diocesi di Bergamo e Brescia laici ed ecclesiastici spacciavano errori intorno a Gesù Cristo, alla sua madre, alla Chiesa militante, molti traendo a perdizione: e raccomanda d'insistere per isvellerli di là come dal Veronese, Cremasco, Piacentino, Lodigiano, Cremonese153.
      Andrea Papadopulo Vretò pubblicò ad Atene nel 1864 un Catalogo de' libri stampati in greco moderno o in greco antico da Greci, dalla caduta dell'impero bisantino sino alla fondazione del regno ellenico. Ivi è nominato Barlaam da Seminara, cioè uno de' Greci della Calabria, che verso la metà del xiv secolo scrisse, fra altre cose, un libro contro il primato e il temporale del papa e il purgatorio; pel quale perseguitato, dovè fuggire a Costantinopoli. Il raccoglitore dice che questo libro fu stampato la prima volta in Olanda, e divenne quasi irreperibile: ma egli avutone un esemplare, l'applicò alla biblioteca d'Atene.
      Questo libro non ci riuscì di vedere, onde nulla possiam dire nè della sua autenticità nè del suo contenuto.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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