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      Fu dunque forza circondarlo di cautele e rigori; ed allora eccolo dichiarato martire, e persecutore questo Bonifazio VIII, già tiranno de' poveri Fraticelli.
      Bonifazio, de' Cajetani d'Anagno, da' suoi studj e dalla sua devozione avea dedotto un elevato concetto dell'autorità pontifizia e della santità del ministero. A tacere tante istituzioni che non si rannodano al nostro tema, ordinò si celebrasse con rito più solenne la festa de' quattro massimi dottori della Chiesa, Gregorio, Ambrogio, Agostino, Gerolamo, «perocchè i lucidissimi salutari insegnamenti loro illustrarono la Chiesa, la decorarono di virtù, l'educarono ne' costumi; quai splendidi lumi sui candelabri nella Casa di Dio, dissiparono le tenebre degli errori; la loro faconda favella, ispirata dalla grazia celeste, schiude gli enimmi della Scrittura, scioglie i nodi, illumina le oscurità, chiarisce i dubbj; e dai profondi e belli loro sermoni il vasto edifizio della Chiesa sfavilla di gemme primaverili, e dell'eleganza delle parole più gloriosa risplende»156.
      Vedendo ormai i re sottrarsi alla supremazia papale, e costituire i regni indipendenti, e di rimpatto i popoli cercare contro la tirannide altre garanzie che la tutela pontifizia, Bonifazio procurò da una parte consolidare il diritto ecclesiastico, pubblicando un sesto libro di Decretali (1298), e dall'altra rinfervorare la fede e la devozione mediante l'istituzione del giubileo, che dovesse ogni cento anni rinnovare l'affratellamento della cristianità alle soglie de' santi apostoli.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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