Nè però l'ira de' nemici si spense, e vituperò la memoria di lui, col quale in fatto cessò il montare della potenza pontifizia; lo schiaffo datogli segnò il discendere del papato civile; e perchè questo in lui apparve personeggiato, Bonifazio trovasi più percosso, come avviene all'ultimo ritegno d'ogni rivoluzione.
Il re di Francia comprese quanto vantaggerebbe di denaro e d'influenza se rimovesse la santa sede da Roma per trasferirla nel suo paese, come ai dì nostri divisava Napoleone. Nè ebbe troppa difficoltà a indurre il nuovo pontefice Clemente V a collocarsi in Francia (1309), e da quel punto cominciano quelli che gli Italiani qualificarono settantadue anni di cattività di Babilonia.
Re Filippo era lieto, ma non pago della sua vendetta; insultato in vita e spinto alla morte Bonifazio, anche dopo la tomba lo voleva disonorare, piuttosto disonorare la potestà pontifizia, che in lui avea voluta prostrare. A Clemente, sbigottito dai martirj del predecessore, mise attorno tale assedio, che l'indusse ad abolir l'Ordine dei Templari, e lasciargliene carpire le facoltà. Poi volle processasse Bonifazio di eresia: e fu veramente dato questo scandalo da un papa che non risedeva più in terra propria; e Clemente 13 settembre 1309 da Avignone notificava ai presenti e ai futuri, qualmente re Filippo, per zelo di fede e di pietà e per giovare alla Chiesa, avesselo pregato d'ascoltare alcuni signori, che asserivano Bonifazio esser morto eretico, e doversene condannare la memoria: per quanto gli pesasse il credere ciò, pure, essendo l'eresia il peggiore dei delitti, viepiù detestabile per la persona che n'era accagionata, nè dovendosi lasciarlo senza esame, assegnava il tempo a quei testimonj di comparire e deporre.
| |
Bonifazio Francia Roma Napoleone Clemente V Francia Italiani Babilonia Filippo Bonifazio Clemente Ordine Templari Bonifazio Clemente Avignone Filippo Chiesa Bonifazio
|