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      La parola amore è la chiave di tutti que' misteri: Francesca non è più l'amante di Paolo, bensì la chiesa protestante di Rimini, uno de' focolaj dell'eresia. Il poeta, vinto da pietà per le dame antiche e i cavalieri, i quali eransi dipartiti dalla vita ghibellina per inclinare al cattolicismo, vede Paolo e Francesca, fedeli d'amore, leggeri al vento per la facilità nel cambiare al vento guelfo, che li spinse a seguire la Semiramide pontificia: il re dell'universo è Alberto tedesco, che, se fosse amico, darebbe pace a Dante; il qual Dante si fa tristo e pio, cioè ipocrita di papismo, per non esporsi ai martirj de' due amanti; il disiato riso di Francesca - intelligenza, baciata da Paolo - volontà, non significa che l'avidità con cui l'iniziato raccoglie la dottrina dalla bocca della filosofia razionale.....
      Il sistema del signore Aroux non trovò assenso negli studiosi; in Italia poi egli si lagna che nessuno vi avesse fatto mente, eccettuato me, che gli diressi a stampa una lettera, dov'egli riconosce non solo un'amichevole cortesia nella contraddizione, ma qualche argomento cui non valeva a ribattere. E a chiunque abbia senso del bello domandiamo se sia possibile mai formare un poema, e così sublime, ove dovesse sempre intendersi diverso da quel che si legge. Dante scrive donare, e deve leggersi dona re; le verità più austere sulla Trinità, le confessioni più esplicite dell'autorità del papa, vere clariger regni cœlorum, che secundum revelata, humanum genus perducit ad vitam æternam; le lodi a san Bernardo, a san Domenico, sono finzioni e ironie: i commenti fatti nel Convivio alle canzoni vanno applicati alla Divina Commedia; la distinzione de' linguaggi nel Vulgare Eloquio esprime distinzione di partiti e credenze, e con queste chiavi Dante commentò se stesso in modo, che i Guelfi intendessero una cosa, i Ghibellini l'opposta.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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