Era una grande pietà come quella de' frati Minori; erano innamorati della penitenza, come questi della povertà, e come questi trascesero. Perocchè, oltre i disordini inseparabili da tanto aglomeramento di persone, convertironsi in setta ereticale, predicando che la remissione de' peccati non otteneasi se non coll'appartenere un mese almeno alla loro compagnia; confessavansi tra loro, sebbene laici; vantavansi d'operare miracoli e cacciare demonj. Mentre dunque al cominciamento i principi e i prelati li favorivano, dappoi li vietarono; i Torriani non meno che gli Estensi, Manfredi di Sicilia al par dei Comuni, eressero forche se osassero avvicinarsi195.
Non per questo cessarono: e nel 1334 frà Venturino da Bergamo menavasi dietro più di diecimila Lombardi, ricevuto a guisa d'uomo divino; e con grandi limosine. Cresciuto a forse trentamila seguaci, e vaticinando mali futuri, passò a Roma, poi anche alla Corte d'Avignone sperando ottenerne grandi indulgenze; ma al papa sembrò scorgervi ambizione o leggerezza, e frà Venturino fu messo al tormento e in carcere: donde poi mosse colla crociata, e morì a Smirne.
Quella divozione rinfervorò nel 1399, d'Irlanda varcando in Inghilterra, in Francia, poi in Piemonte; e i Flagellanti da una parte per Lombardia, dall'altra per Genova voltarono su Roma. Erano donne, fanciulli, vecchi, cenciosi, ricchi, dotti, imbecilli alla mescolata, con abiti strani come suole la folla; giunti in una terra, intonavano lo Stabat Mater, il Miserere, le Litanie, visitavano le chiese, riceveano alloggio e cibo dalla carità, poi lasciati gli stanchi, e assunta nuova turba, ripigliavano il pellegrinaggio196.
| |
Minori Torriani Estensi Manfredi Sicilia Comuni Venturino Bergamo Lombardi Roma Corte Avignone Venturino Smirne Irlanda Inghilterra Francia Piemonte Flagellanti Lombardia Genova Roma Stabat Mater Miserere Litanie
|