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      Chi non vede quali disordini potesse addurre questa incondita pietà, mentre non riparava a quelli cagionati dalla scissura della Chiesa?
      Mentre i pii gemevano e pregavano, i diversi dal disordine esterno passavano a criticare l'intima verità della Chiesa; si spargeano libri e sermoni critici, anche in lingua vulgare197; Bartolino da Piacenza verso il 1385 pubblicò alquante tesi legali sul modo di trattare il papa qualora apparisse negligente, inetto a governare, o capriccioso in modo da ricusare il consiglio dei cardinali (com'era il caso di Urbano VI); e conchiudeva potere quelli mettergli de' curatori, al cui parere foss'egli obbligato attenersi nello spacciare gli affari della Chiesa. I roghi non bastavano a reprimere gli eretici in Francia; i Valdesi pigliavano ardimento fra le Alpi, e Gregorio XI movea lamento perchè dalle valli subalpine si propagassero, e discesi in Piemonte, avessero trucidato un inquisitore a Bricherasio, uno a Susa198.
      Profittando di questa depressione, Carlo IV emancipò l'impero dalla dipendenza papale, e i Francesi, colla prammatica sanzione di Bourges, restrinsero i diritti pontifizj. In Inghilterra Giovanni Wicleff aveva impugnato le indulgenze, la transustanziazione, la confessione auricolare, domandato la secolarizzazione degli Ordini regolari e la povertà del clero. Girolamo da Praga portò i libri di esso in Boemia, dov'ebbero effetti più gravi, perocchè Giovanni Huss, che già aveva colà alzato la voce contro la depravazione del clero, vi attinse argomenti teologici e ardimento a proclamarli.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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