E appunto una delle accuse principali contro Averroè si è la comparazione delle leggi di Mosè, di Cristo, di Maometto. Aveano dovuto istituirla i Musulmani per sostener la loro religione, ma Averroè più di spesso e dogmaticamente accenna ai tres loquentes trium legum212, donde il crederlo autore del libro dei Tre Impostori, divenne213 arma per colpire chiunque si volea screditare.
E veramente gli scolastici del secolo xiii vanno d'accordo nel riprovare Averroè, ma ciò stesso mostra che v'avea dottori e scuole dov'era riverito e insegnato; nè forse mal s'apporrebbe chi ciò attribuisse principalmente a' Francescani, per opposizione ai Domenicani e ai Tomisti. Certo ne parla con rispetto Roggero Bacone.
E qui è luogo a ripudiar due altri pregiudizj da scuola contro il medioevo, opponendovi due meraviglie. La prima è la rapidità con cui, senza stampa nè poste, si difondeano i pochi libri. Le poesie de' Trovadori, appena prodotte, conosceansi in tutta Europa. Abelardo aveva appena pubblicato le sue scettiche teorie a Parigi, e subito le si possedeano in fondo all'Italia. I versi del Petrarca, lui vivo, gli davano una gloria estesa quanto a qualsiasi poeta de' giorni nostri; e meglio che a' giorni nostri s'aveva a Padova o a Bologna notizia di opere prodotte a Marocco o al Cairo. Più che all'attività degli Ebrei, io inclino ad ascrivere questo fatto alla grande e compatta società dei monaci.
L'altra meraviglia è che, in secoli vituperati per intolleranza, non s'avesse scrupolo di farsi scolari d'Ebrei e di Musulmani, tenendo le scienze come un campo neutro, e salvo a condannarne gli abusi.
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