Si sgomentò di questo paganizzamento Paolo II, e fece processare alcuni, tra' quali Pomponio Leto e Bartolomeo Sacchi, detto il Platina da Piadena ove nacque il 1421. L'accusa era che latinizzassero i nomi, e coi Platonici mettessero in dubbio l'anima e Dio. Rispondeano che, quanto al venerare Platone, imitavano sant'Agostino; che filosofi e teologi tutti allora disputavano su questi punti, affine di giungere alla verità; che del resto essi non disobbedivano alla Chiesa, anzi ne seguivano le pratiche241, e mai non aveano lasciato di confessarsi e comunicarsi ogni anno.
È da bello spirito il lodare uno perchè perseguitato dai papi, e fargli merito di quel che i papi non poteano che riprovare. Ma dalla lettera ove il Platina, stando in carcere, racconta al cardinale Bessarione il suo processo, appare come l'accademia istituita da Pomponio Leto tendesse a trasformare il paganizzamento letterario in religioso; avvegnachè vi si celebrava il giorno della fondazione di Roma con sacrifizj; e Pomponio ogni giorno s'inginocchiava ad un altare dedicato a Romolo242, e non volea leggere libro posteriore alla decadenza dell'impero, quindi neppure la Bibbia e i Padri. Fosse stato anche soltanto letterario, non v'è retto pensatore che non iscorga quanto pregiudicasse alla logica, alla morale, all'estetica il volere che Cristo e la redenzione cedessero il luogo alla voluttà pagana e al lepido bersagliamento contro le virtù domestiche e sociali.
Per estendere gli atti in colto stile, Pio II aveva attaccato alla sua cancelleria un collegio di sessanta abbreviatori, tutti letterati.
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