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      Che dirò delle smancerie usate per sostenere un santo speciale, una speciale divozione, ciascun Ordine, ciascun villaggio, ciascuna chiesa? Ne' panegirici si trascendea fino alle assurdità, per dabbenaggine più che per frode moltiplicando i miracoli, le grazie, le reliquie, e attirando al santo prediletto un culto vulgare, che rasentava all'idolatria. Il fervore, non sempre disinteressato, per certe devozioni nuove, come il rosario de' Domenicani e lo scapolare dei Carmeliti, faceva proclamarle quale espiazione sufficiente a tutti i peccati, che perdevano l'orrore quando annunziavasi così facile il redimerli, e ne veniva presunzione a chi le osservasse, e confidenza d'una buona morte dopo vita ribalda.
      Altri frati, che s'occupavano nel trascrivere libri, si trovarono ridotti all'ozio dalla stampa. Non che cessare, cresceva il mal vezzo di gettarsi a quistioni di poca arte e molti cavilli, a dubbj curiosi e controversie puntigliose, facendo schermaglia di sillogismi, surrogando le sottigliezze scolastiche al vangelo, e alla logica attribuendo i diritti della ragione, come oggi all'audacia: aggiugnendovi un ingombro di indigeste autorità.
      Se la beatissima vergine fu concepita anch'essa nel peccato originale; se i Monti di pietà sono un'istituzione opportuna, o un'usura riprovata dal vangelo, furono causa di lunghi abbaruffamenti fra Domenicani e Francescani. Jacopo delle Marche minorita, predicando a Brescia nel 1462, affermò che il sangue, da Gesù Cristo versato nella sua passione, era separato dalla divinità, e perciò non gli si doveva l'adorazione.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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