Pagina (319/608)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il dolore della figlia di Sionne è grande come il mare. Rimedio sia l'eleggere un pontefice santo, istruito, valente. Tutta la Chiesa ha gli occhi sopra di voi; ne aspetta un capo che, col buon odore del suo nome, attiri i fedeli alla salute; fedele come san Giacomo, ortodosso come san Paolo, che dalla Babilonia dell'apocalisse spinga la Chiesa verso i testimonj dell'Eterno»285.
      L'eletto fu Alessandro VI286; e il nome basterà per quelli che accettano bell'e fatte le opinioni. Trovava egli ancora il paese sovvertito dagli Orsini e dai Colonna, coprenti l'ambizione personale sotto i titoli di Guelfi e Ghibellini; ed egli vi mosse guerra risoluta, come ai Varani e Fogliani che possedeano le Marche: ai Della Rovere, signori di Sinigaglia, ai Montefeltri di Urbino e di Gubio, ai Vitelli di Civita di Castello, ai Baglioni di Perugia, agli Sforza di Pesaro, ai Malatesta di Rimini, ai Riario di Imola, ai Manfredi di Faenza, ai Bentivoglio di Bologna; tutti in gara di violenze e di tradimento, e che promossero o favorirono la funesta calata de' Francesi con Carlo VIII, a cui Alessandro si opponea. Che se come uomo rimase tipo d'una più romanzesca che storica scelleraggine, egli salito pontefice a sessantun anno; se, mentre da capitano andava a combattere i Savelli, gli Orsini, i Colonna, lasciava il governo a sua figlia Lucrezia Borgia, fin coll'arbitrio d'aprire le sue lettere: se Cesare Borgia, eroe del delitto, infamato dalle lodi attribuitegli dal Machiavello, chiarì quanto potesse osare un figlio di papa, e in conseguenza quanto fosse opportuno il celibato de' preti: Alessandro come pontefice emanò savie costituzioni; colla sì ingiustamente beffata delimitazione delle terre scoperte prevenne i conflitti della Spagna col Portogallo nel nuovo mondo; i contemporanei s'accordano a lodarlo d'avere tarpate le minute tirannidi, e molti confessano, come fu detto di Tiberio, che in lui andavano pari i vizj e le virtù. Dove non veglino i tirannici ordinamenti che la cristianità sconosce, neppure l'inettitudine o la malvagità d'un capo abolisce la bontà delle istituzioni e la consistenza degli intenti287.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





Sionne Chiesa Giacomo Paolo Babilonia Chiesa Eterno Alessandro VI Orsini Colonna Guelfi Ghibellini Varani Fogliani Marche Della Rovere Sinigaglia Montefeltri Urbino Gubio Vitelli Civita Castello Baglioni Perugia Sforza Pesaro Malatesta Rimini Riario Imola Manfredi Faenza Bentivoglio Bologna Francesi Carlo VIII Alessandro Savelli Orsini Colonna Lucrezia Borgia Cesare Borgia Machiavello Alessandro Spagna Portogallo Tiberio Rimedio