Pagina (323/608)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      «Questa pecora smarrita (diceva) Cristo l'ha perduta: il buon prete la ritruova, e deve renderla a Cristo; ma il malvagio la blandisce e la scusa, e le dice: So che non si può sempre vivere castamente e astenersi dal peccato; e così l'allontana più sempre da Cristo, e le fa perdere la testa e la tiene per sè. Io non nomino alcuno, ma la verità bisogna dirla. Se sapeste quel ch'io so! cose schifose, cose orribili; e ne fremereste, ed io non so frenare le lacrime pensando che i cattivi pastori si fanno mezzani per condurre l'agnella in bocca del lupo. Non serve che preti e frati vadano ogni giorno a piazzeggiare, e fare visita alle comari, ma che studiino la Bibbia. Dopo notti passate nel vizio, che vuoi tu fare della messa?»
      «Le scienze (diceva ancora) bisogna adoprarle per dimostrare la fede, ma prendere la fede in semplicità, non dissiparsi in dissertazioni e ciancie, ma studiare la Bibbia e i Padri». Ed egli infatto alla Bibbia si appoggia continuamente; in nome e colle espressioni di quella, minaccia o loda, esalta fulmina; e crede che, nel senso mistico, si applichi non solo ai fatti generali della storia, ma anche ai particolari di ciascun tempo, qualora la Grazia ajuti a combinare i testi.
      E più che al dogma, nella predicazione bada egli alla pratica; e tanto fino politico, quanto poco lo fu Lutero, vede gli imminenti pericoli, sa le notizie, vuole stabilire la repubblica evangelica, l'eguaglianza di ricchi e poveri. A differenza del Machiavello, sa che forza ed armi non bastano dove così profonda è la depravazione: il male sta nell'anima; questa bisogna rigenerare, e il miracolo sarà fatto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





Cristo Cristo Cristo Bibbia Bibbia Padri Bibbia Grazia Lutero Machiavello