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      E dicono l'uno all'altro: Che credi tu di questa nostra fede? Che opinione n'hai tu? Risponde quell'altro: Tu mi sembri un pazzo; è un sogno, è cosa da femminucce e da frati. Hai tu mai visto miracoli? Questi frati tutto il dì minacciano, e dicono, e' verrà, e' sarà; e tutto il dì ci tolgono il capo con questo loro profetizzare. Vedi che non sono venute le cose che predisse colui. Dio non manda più profeti, e non parla con gli uomini; s'è dimenticato de' fatti nostri, e però gli è meglio che la vada così, e che governiamo la Chiesa come abbiamo cominciato. Che fai tu dunque, Signore? Perchè dormi tu? Levati su, vieni a liberare la Chiesa tua dalle mani dei diavoli, dalle mani de' tiranni, dalle mani de' cattivi prelati; non vedi tu che la è piena d'animali, piena di leoni, orsi e lupi, che l'hanno tutta guasta? Non vedi tu la nostra tribolazione? Ti se' dimenticato della tua Chiesa, non l'hai tu cara? ell'è pure la sposa tua! non la conosci tu? È quella medesima, per la quale discendesti nel ventre di Maria; per la quale patisti tanti obbrobrj; per la quale volesti versare il sangue in croce. Vieni, e punisci questi cattivi, confondili, umiliali, acciocchè noi più quietamente ti possiamo servire»293.
      Nè già disapprovava egli i possessi temporali degli ecclesiastici, ma il tristo uso che faceano delle ricchezze294; e violento diveniva quando toccasse i vizj di Roma, sicchè per verità poco divario corre fra quel suo linguaggio e quel di Lutero; anzi, alcuni di coloro che guastano il bene coll'esagerarlo, coniarono allora medaglie, ove a Roma vedeasi soprastare una mano col pugnale e la legenda Gladius Domini super terram cito et velociter295.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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