Il fedele dee mirare principalmente a tenere per sicura la propria salute: e per acquistare una tale sicurezza, crederla non fondata su opere od elezioni umane, ma sulla volontà suprema ed eterna.
Niuna efficacia dunque rimane al battesimo, i figli degli eletti appartenendo per nascita alla società redenta; niuna alla penitenza, poichè chi una volta fu eletto non può ricadere; nella santa cena non sono transustanziate le specie, ma sotto que' simboli il Signore comunica Cristo, per nutrire la vita spirituale. Abolito l'episcopato, le comunità religiose scelgonsi un ministro, distinto dagli altri soltanto per l'abito nero; ne' tempj nudi null'altro che il pulpito e una tavola su cui esporre il pane e il vino; allontanato tutto ciò che era proprio de' Cattolici, il culto resta non solo semplice ma nullo. Con quest'odio Calvino rendesi onnipotente, e stabilisce un ordinamento vigoroso, sotto il governo de' pastori, ma uniti cogli anziani; tolta ogni separazione fra ecclesiastici e laici, fra la Chiesa e il coro.
Questi dogmi austeri, dove erano negate la bontà e la libertà dell'uomo, sosteneva egli con inesorabile intolleranza, non presentando la sua come una dottrina che ammette la discussione, o cerca accordo con altre credenze. I Calvinisti, come eletti di Dio, sono autorizzati a schiacciare tutto ciò che si oppone alla loro esclusività; come ispirati, abborrono il ragionamento. Calvino ha il rigore del Vecchio Testamento, più che la mitezza del Nuovo: esigente, dittatorio, all'amministrazione ecclesiastica subordina la civile; moltiplica regolamenti fin sul vestito e sulla mensa, proscrivendo il lusso, gli ori, ogni squisitezza d'arti, per raffaccio alle frivolezze di Parigi e alle magnificenze di Roma.
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