Egli, venendo d'Italia, e lasciando il finto vescovato per venire al vero apostolato, al quale era chiamato da Cristo, portò seco di molte belle composizioni, e fece come si suol fare quando, o per incendio della casa propria o per sacco e sterminio di qualche città, dove ogni uno scampa le più care e più preziose cose ch'egli si trova in casa: così il nostro Vergerio, non avendo cosa più cara che la gloria del Signor Nostro Gesù Cristo, ne recò seco di quelle cose le quali ad illustrarle ed allargarle servir potevano». Soggiunge che fu dallo spagnuolo, da persona degna in lingua italiana tradotto. Del Valdes racconta che non seguitò molto la Corte dopo che gli fu rivelato Cristo, ma se ne stette in Italia, e fece la maggior parte della vita sua a Napoli, dove, con la soavità della dottrina e con la santità della vita guadagnò molti discepoli a Cristo, e massime fra gentiluomini e cavalieri, e alcune signore lodatissime. Pareva che costui fosse da Dio dato per dottore e pastore di persone nobili e illustri; ha dato lume ad alcuni de' più famosi predicatori d'Italia..... Morse in Napoli circa l'anno 1540, lasciando altre belle e pie composizioni, le quali per opera del Vergerio, com'io spero, sarannovi comunicate».
Cominciò di quel tempo a correre per Italia un opuscolo, intitolato del Benefizio della morte di Cristo, senza nome «acciocchè più la cosa vi muova che l'autorità dell'autore». Sul qual autore faremo indagini altrove; qui basti dire che a moltissimi fu attribuito; e ch'è uno de' libri di più bizzarra fortuna, talchè potrebbe prendersi a simbolo delle vicende della Riforma in Italia.
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