I Riformati ammetteano i dogmi primarj del cristianesimo, pretendeano anzi richiamare a quelli la Chiesa traviata; ne negavano alcuni. Pertanto è facilissimo, in detti e scritti di ottimi cattolici, trovare espressioni consone a quelle de' Protestanti, o lo scopo di richiamare le opinioni vulgari alle definizioni vere e alle interpretazioni autentiche della Chiesa. Chi non ne esamini il complesso, li fa assenzienti agli eretici. Ma dessero anche in fallo, era colpa dell'intelletto più che della volontà; l'errore sincero non costituisce eresia; e se anche ne dà le apparenze, vuolsi distinguerlo dalla ribellione volontaria e meditata: e più erano scusabili quando il Concilio di Trento non aveva ancora nè sì ben definiti, nè sì popolarmente espressi i canoni della credenza.
La dottrina cattolica abbraccia e mette in armonia il divino elemento e l'umano, il terrestre e il soprannaturale, ossia il principio mistico e il principio intellettuale. Quell'armonia forma la meraviglia e la venerazione de' contemplanti. Può anche succedervi squilibrio, nè per questo uscire dal cattolicismo se non s'arrivi al disprezzo dell'autorità ecclesiastica, e a rompere i vincoli della fraterna carità.
Non è consueto nel nostro paese narrare la vita dello spirito, nè dipingere i caratteri, come fecero principalmente i grandi secentisti di Francia; onde non possiamo assistere alle lotte interne di quelle anime elette, e a quelle ambasce di spirito, che non si comprendono più nell'inintelligente età del dubbio.
| |
Riformati Chiesa Protestanti Chiesa Concilio Trento Francia
|