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      V'è un prezioso libretto, capolavoro della mistica, come la Somma di san Tommaso è il capolavoro della scolastica; produzione di quel medioevo tanto vituperato, e di un monaco ignoto; libro ch'è il più letto dopo la Bibbia, sicchè fu detto sarebbe il primo del mondo se questa non esistesse; stampato almeno milleottocento volte, tradotto in ogni lingua; e che, fatto pei solitarj, è tuttavia il conforto ed il sostegno anche di persone tuffate negli affari. Parlo dell'Imitazione di Cristo, eloquio d'un'anima che, senza intermedio di profeti o dottori, eppure adoprando il loro linguaggio, s'intertiene con Dio e col Mediatore. Non dunque dispute, non sottilità scolastiche, non decisioni particolari, ma impeti di quel mistico amore che assorbisce la fede, aspirazioni alla solitudine per sottrarsi all'infelicità dei tempi, e ascoltare Dio che parla: affetto della croce, come salute, vita, schermo dai nemici, come infusione di superna dolcezza, vigore alla mente, gaudio allo spirito. «Nella croce sta tutto, nè alla vita e all'interna pace v'è altra via che della croce; nessun'altra ve n'ha più alta di sopra, o più sicura di sotto. La croce è sempre apparecchiata, e in ogni luogo t'aspetta, nè la puoi cansare, dovunque tu corra. Se una croce tu getti via, un'altra ne troverai forse più grave».
      Così adduce a imitare Cristo, con un linguaggio tanto semplice, tanto intimo, che i Riformati dovettero cercare di metterlo fra i loro precursori, se non voleano confessare che nella Chiesa viveva sempre il vero spirito evangelico.


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Gli eretici d'Italia
Volume Primo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 608

   





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