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      Francesco Adorno genovese fu primo rettore del collegio di Milano, provinciale di Lombardia e direttore spirituale di san Carlo, che tanto operò ad introdurre questi cherici in Lombardia. Il padre Acquaviva, dell'insigne famiglia dei duchi di Atri, generale de' Gesuiti per trentaquattro anni, molte cose scrisse intorno alla sua Compagnia e alla religione, e a lui si attribuiscono i Monita secreta, librettaccio riconosciuto falso persino dal Gioberti, eppure riprodotto oggi pomposamente, ad insulto del buon senso. Luigi, figlio del prode don Ferrante Gonzaga di Castiglione delle Stiviere, lasciò la reggia per entrare nella Compagnia, e nella brevissima vita si rese modello d'interiore perfezione non meno che di carità nel soccorrere i poveri e gli infermi. Il suo direttore spirituale Girolamo Piatti milanese, attirò molti alla vita ascetica coll'esempio e coll'Ottimo stato di vita del religioso.
      Istituiti pel popolo, presto divennero i favoriti delle classi elevate. In Sicilia il vicerè di Vega gli ajuta ad aprire la prima casa di novizj: il padre Domenecchi gl'introduce a Messina, poi a Palermo, ove presto ottengono l'Università: il valtellinese Pietro Venosta, spedito da sant'Ignazio a missionare in quell'isola, vi è ammazzato nel 1564. A Montepulciano Francesco Serda traeva persone d'alto posto a mendicare seco; egli bussava alle porte, essi riceveano le offerte. Il padre Alfonso Salmeron a Napoli predicava per le piazze; nelle pubbliche e private librerie cercava i libri empj da bruciare: e appena egli v'ebbe condotto i Gesuiti, Ettore Pignatelli duca di Monteleone assegnò loro una casa nel vicolo del Gigante, ove allevavano giovani nel cattolicismo: poi nel 1557 comprarono la casa del conte di Maddaloni; indi ebbero il famoso collegio, pel quale il solo principe della Rocca spese ventimila ducati.


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Gli eretici d'Italia
Volume Secondo
di Cesare Cantù
Utet
1865 pagine 728

   





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