Pertanto Paolo III l'ornò cardinale nel 1542, con universale applauso: ma la fievole salute gl'impedì d'adempiere alle tante incombenze onorevoli, e morì il 1548.
Le lettere sue, oltre il merito letterario, spirano candore, pietà e zelo pel vantaggio altrui; nel trattar coi Protestanti, cercava riguadagnarli colla dolcezza, disapprovando quelli che contro loro scrivevano non dirò con ingiurie e scurrilità, ma neppure con ischerzi e celie, dovendo chi indaga la verità mostrarsi mite e modesto sull'esempio di Cristo, il quale non volle tampoco che Pietro minacciasse a chi dicea mal di lui138. E in fatti nell'opera sua contro Ulrico Valenio, ove dimostra che san Pietro fu veramente a Roma, porge esempio di posata polemica e ragionata139.
Reputazione ancor più estesa ottenne Jacobo Sadoleto, nato in Modena ai 12 luglio 1477 da famiglia civile, dov'erano comuni il sapere e la virtù, e da padre illustre professor di dritto. Nelle belle lettere innamoratosi di Virgilio, ancor fanciullo fece un poema De Cajo Curtio; in giurisprudenza a Ferrara ebbe maestro il Leoniceno; in filosofia si applicò ad Aristotele quando veniva di moda Platone; a Roma adottò per motto Sedulus animus spectati mores, ed entrato a servizio del cardinale Oliviero Caraffa, che lo fece prete, acquistò la stima del Bembo, del Fregoso, del Beroaldo, del Valeriano, del Navagero: e morto il Caraffa, passò a servigio del cardinale Fregoso, che possedeva molti libri e manoscritti, raccoglieva i grandi artisti d'allora, e a cui Sante Paguini dedicò la grammatica ebraica.
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