Nato è ad essere papà;
Se felici ci bramatePresto presto un altro fate.
S. S. Si scelga dunque in più lontan paese,
E sia vostro pontefice l'Inglese.
P. R. Ah, signor, ci fa spaventoQuella sua fisonomia,
Quell'altero portamento,
Quella falsa ritrosia,
E suonare altrui mal puoleCh'anche il papa s'abbia prole.
S. S. Eh sia dunque a tutti i pattiIl pontefice vostro Cacciapiatti.
P. R. Cacciapiatti? Cacciapiatti?
Riderebbero anche i gatti;
Vi sarebbe al Quirinale
Quasi sempre il carnevale,
E le donne, oh caso indegno!
Porterebbero il triregno.
S. S. De Simoni, Oppizzoni, qual volete?
A vostro genio scegliere potete.
P. R. Quella lor finale in oni,
O signore non ci piace;
Son due volpi, anzi volponi,
Ruberebbero la pace;
Niun dei due d'aver bramiamo,
E di un altro vi preghiamo.
S. S. Ebben l'onor si dia.
Di sovrano a Cristaldi, e papa sia.
P. R. Ah, signor, fu tesoriere;
Questo sol deh rammentate:
Deponete un tal pensiere,
Per pietà deh non lo fate:
Quel suo viso non ci piace,
Ha dell'aquila rapace.
S. S. Si lasci quest'onor: ah ben lo veggo,
Perchè siate felici, o miei Romani,
Un papa darvi voglio in Giustiniani.
P. R. Ah signor, deh per pietà
Pecchereste in crudeltà;
Gl'Imolesi ben lo sannoQuanto a lor costi d'affanno,
Formerebbe ingrato suonoUna tigre sopra il trono
S. S. Questo si lasci, e segga in Vaticano
Qual vi piace, Navali, oppur Caprano.
P. R. E che? Regnano i stivali?
Buoni son per gli ospedali;
Son malati, han sempre sonno,
Camminar appena ponno,
E i discorsi a far finitiSon due vecchi rimbambiti.
S. S. Veggasi invece, se saria più degno
| |
Inglese Cacciapiatti Cacciapiatti Quirinale S. De Simoni Oppizzoni S. Ebben Cristaldi Romani Giustiniani Imolesi S. Questo Vaticano Navali Caprano S. Veggasi Cacciapiatti
|